domenica 23 novembre 2008

Bellezza struggente


Stasera ero a Trani, il tramonto era tanto bello che ho voluto riprenderlo, sia pure col cellulare. Ne è venuta una foto d'insospettata bellezza (non per merito mio). Al di là delle polemiche e delle amarezze umane, Dio non si stanca di regalarci una bellezza che troppo spesso non guardiamo.


Giovanni Romano

Il caso "Lo Zuavo Pontificio"

Vorrei dedicare il post di stasera a un gruppo di coraggiosi amici cattolici, che hanno avuto il coraggio di andare controcorrente e di sfidare il politically correct che infesta anche la Chiesa. Hanno pubblicato materiale critico contro la vulgata patriottarda del Risorgimento. Hanno messo online contributi su questioni scottanti come la bioetica, critici del relativismo e della tentazione al ribasso etico che è un pericolo anche per il clero. Era un sito ricco, articolato, bello anche graficamente. Mi onoro di aver collaborato con loro, fornendo traduzioni dall'inglese e dal tedesco.


Ora il sito è stato distrutto. Gli attacchi cominciarono quando fu pubblicato uno studio che sosteneva la corresponsabilità del popolo ebreo nell'uccisione di Cristo. Immediatamente si fecero vivi gli hackers, ma non dev'essersi trattato solo di questo. Anche il sito Culturacattolica fu attaccato dagli hackers dopo aver criticato Lino Banfi per aver preso parte a quell'indegna buffonata che era "Il padre delle spose", eppure si è ripreso, e probabilmente si sarà dotato di protezioni molto più robuste. "Lo Zuavo Pontificio" invece è crollato definitivamente, e questo mi fa pensare che anche alcuni ambienti ecclesiali abbiano fatto pressione perché non esistesse più.

Ma ai macellai di Internet questo non è bastato. Oltre al danno anche la beffa. Se infatti ora si digita lozuavopontificio.net ecco cosa appare:



Sarebbe interessante scoprire chi si è impadronito dell'indirizzo IP (un caso di cybersquatting? Probabile), e perché nessuna tra le autorità di controllo ha alzato un dito per impedirlo.

Una triste fine davvero per un sito bello, ben fatto, bene impostato e coraggioso. Anche se vi hanno lasciato in pasto agli sciacalli, io vi ricorderò, amici. Avete combattuto la buona battaglia. Chi vi ha distrutto non farà altro che affogare nella melma della sua meschinità e dei suoi risentimenti.

Giovanni Romano

venerdì 21 novembre 2008

Alla fine la cassazione ce l'ha fatta. Anche l'Italia ha la sua Terry Schiavo

Fateci caso. Da un po' di tempo a questa parte, man mano che si avvicinano le feste natalizie, non sentiamo più parlare di bontà, di amore e riconciliazione tra gli uomini, di una pace che solo un Altro ci può donare (e che è liberamente venuto a donarci), ma sempre più insistentemente di morte. L'abbiamo visto col suicidio di Welby giusto la vigilia di Natale, gettato in faccia a chi la vita invece la vuole difendere, custodire, valorizzare anche nei suoi momenti più dolorosi, accompagnandola fino alla fine. Così sarà probabilmente per Eluana Englaro. Forse anche quest'anno troveremo sotto l'albero un'altra morte strombazzata da tutti i media. Un'irrisione e uno schiaffo tirato a freddo contro la speranza cristiana. Come ha detto suo padre con ineguagliabile umorismo: "In Italia finalmente si vive in uno stato di diritto". Credevo volesse dire che finalmente in Italia si muore grazie al diritto, ma che volete farci, è una "conquista di civiltà". Quella stessa "civiltà" che censura il Natale quasi fosse sconveniente solo il ricordarlo. Quella stessa "civiltà" che continua i suoi esperimenti inutili e distruttivi sugli embrioni umani. Quella stessa "civiltà" che rende intrinsecamente violenti i rapporti umani perché rivendica gli omo-matrimoni nel momento stesso in cui rende il divorzio il più facile e accelerato possibile. Diceva Chesterton che un giorno sarebbe corso il sangue per affermare che l'erba è verde, il cielo è azzurro, e due più due fa quattro. Quel momento è arrivato, perché noi cristiani siamo chiamati a contrastare una mentalità impazzita, e riaffermare la positività della vita come ce l'ha data Nostro Signore.

Giovanni Romano